In Australia è scomparsa una pericolosa capsula radioattiva. La mancanza è stata rilevata cinque giorni fa e sono in corso le ricerche per trovare il minuscolo dispositivo.
La capsula è stata imballata e trasportata dal sito minerario di Gudai-Darri l’11 gennaio scorso ed è stata consegnata a un deposito nel sobborgo di Perth il 16 gennaio. Le autorità e Rio Tinto (la società responsabile della miniera) hanno affermato di essere state informate soltanto il 25 gennaio quando il container dove si trovava è stato disimballato.
Lauren Steen, direttrice generale di Radiation Services WA, ha spiegato che, in base al protocollo standard, la capsula sarebbe normalmente fissata in alloggiamenti altamente protetti e sarebbe soggetta a test tra cui vibrazioni, calore e impatto elevato. La Steen ha aggiunto che, sebbene “tutto sia possibile”, l’industria ha protocolli rigidi e sarebbe molto sorprendente se l’azienda coinvolta non li avesse seguiti: “Penso che quanto successo rappresenti un campanello d’allarme per tutte le imprese sulla natura seria delle sorgenti radioattive che hanno in loco”.
Un team di gestione degli incidenti sta perlustrando l’area di ricerca – che ha un raggio di ben 1.400 chilometri – con attrezzature specializzate. L’azione è condotta dal Dipartimento dei vigili del fuoco e dei servizi di emergenza dello stato.
La società Rio Tinto ha offerto il proprio “supporto completo e continuo” nella ricerca del dispositivo: “Abbiamo completato i rilievi radiologici di tutte le aree del sito in cui si trovava la capsula e abbiamo esaminato le strade all’interno del sito della miniera”.
Quanto è pericolosa la capsula radioattiva?
Questa capsula ha un diametro di circa 6 mm e una lunghezza di 8 mm: è un misuratore di densità, comunemente usato nelle miniere e fa parte di un sensore di livello.
Un esperto ha affermato che questo dispositivo emette sia raggi beta che raggi gamma: “Se una persona sta a un metro di distanza, riceve l’equivalente di 10 radiografie al torace”. Quindi, può causare danni alla pelle, ustioni comprese. Inoltre, se l’esposizione dovesse durare a lungo, potrebbe avere un impatto pericoloso sul sistema immunitario e gastrointestinale. “Sconsigliamo vivamente alle persone di raccoglierlo. Di certo non va messo in tasca, in auto, sulla credenza, perché continuerà a irradiarsi”.
Le autorità stanno esortando chiunque incontri la capsula a stare ad almeno cinque metri di distanza e a segnalare il ritrovamento al Dipartimento dei vigili del fuoco e dei servizi di emergenza.
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