Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute e oggi deputata del Partito Democratico, ha annunciato di essere risultata positiva al coronavirus su Twitter.
Lorenzin, 48 anni, ha scritto sul social media: «Comincio le cure. Grazie all’aiuto di medici e infermieri sono sicura che vincero’!». Come conseguenza della positività, stando a quanto riferito da fonti parlamentari, è stata sconvocata la Commissione Bilancio dove, all’ordine del giorno, c’era il via libera all’atto di indirizzo sul Recovery Plan, atteso domani dall’Aula.
Nel video che accompagna il tweet l’ex ministro ha affermato: «Purtroppo sono risultata positiva al Covid. Ho un po’ di febbre e mal di gola in questo momento, le altre funzioni sono sotto monitoraggio e la situazione è tranquilla. Volevo dire che questa è proprio una bestiaccia di virus se sono rimasta contagiata io, che sono particolarmente attenta. Vuole dire che essere contagiati è veramente più facile di quello che pensiamo».
L’esponente del PD ha, quindi, rivolto «un abbraccio a tutte le persone che in questo momento si trovano nelle mie condizioni. I miei figli e mio marito sono negativi. Il problema è come organizzare la famiglia, l’isolamento, la quarantena… non è facile per nessuno. Prestiamo tutti particolare attenzione».
VIDEO:
Sono risultata positiva al #Coronavirus . Comincio le cure. Grazie all’aiuto di #medici e #infermieri sono sicura che vincerò!#5ottobre @Deputatipd pic.twitter.com/PIHUe1d1lh
— Beatrice Lorenzin (@BeaLorenzin) October 5, 2020
LA NOTA DI LUCASELLI DI FRATELLI D’ITALIA
Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: «Alla collega Beatrice Lorenzin vanno i più accorati auguri di pronta guarigione, nella convinzione che la sua tempra sarà decisiva per affrontare la battaglia al Covid. Quanto accaduto, però, non può essere un veicolo per uno smontaggio, ulteriore, del ruolo del parlamentare».
E ha aggiunto: «L’ipotesi voto elettronico a distanza, infatti, sarebbe un affossamento della funzione dell’eletto nelle Camere, ridotto a mero esecutore di votazioni. Il dibattito parlamentare, fondamentale anche per la formazione degli orientamenti in ‘corso d’opera’, sarebbe quasi completamente annullato. E questa è un’ipotesi da evitare, nel contesto di una crisi in cui, per lunghi mesi, il principio di centralità delle Camere è stato del tutto disatteso per esplicita volontà politica».
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