Le parole del leader di Forza Italia

Berlusconi si difende, “la mia posizione è la stessa dell’Italia e della NATO”

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha risposto alle reazioni sugli audio diffusi da LaPresse, ovvero ai rapporti “riallacciati” con Vladimir Putin e alla critica a Volodymyr Zelensky che hanno portato Giorgia Meloni a una dura nota.

L’ex premier ha affermato: “Sinceramente, data la gravità del momento internazionale e l’importanza delle decisioni da assumere per il futuro del nostro Paese, pensavo di dover dedicare il mio tempo a cose più importanti che a rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero. Forse tutto questo si potrebbe evitare semplicemente se si mettessero da parte alcune pessime abitudini come carpire e registrare di nascosto brani di conversazioni private”.

Berlusconi ha aggiunto: “Il tutto è fuori contesto: è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione. Naturalmente la mia critica non va al Corriere o agli altri grandi organi di informazione, che fanno il loro dovere comunicando le notizie che ricevono. Va verso chi ricorre a questi metodi, evidentemente non conoscendo altro modo per provare a metterci in difficoltà. Non si illudano, non mi sono fatto intimidire da ben altre aggressioni. Però è avvilente, e poco rispettoso degli italiani, ridurre a questo la discussione politica”.

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“Io non ho dato nessuna interpretazione assolutoria all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa – ha proseguito Berlusconi – Al contrario, ribadisco per l’ennesima e spero ultima volta che la mia posizione coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell’attacco militare contro uno Stato libero e sovrano”.

“L’ho ripetuto in decine di dichiarazioni, Forza Italia si è sempre espressa in questo senso con le parole e soprattutto con i voti nel Parlamento italianoe inquelloeuropeo. Se hanno un valore gli atti politici e istituzionali, e non i pettegolezzi, non vi dovrebbero essere dubbi – ha continuato Berlusconi – Voglio aggiungere, a ulteriore chiarimento, che non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, che hanno portato a risultati importanti, sempre conseguiti in pieno accordo con i nostri alleati dell’Occidente, come il trattato del 2002 a Pratica di Mare che mise fine dopo oltre cinquant’anni di angosce alla Guerra Fredda e il mio intervento nel 2008 per evitare l’invasione russa della Georgia. Ma oggi le circostanze sono cambiate. Le affermazioni che mi sono state carpite si riferivano a questo e, come ho già avuto occasione di spiegare, si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli e che ho riferito nel corso di un ragionamento più ampio. Ragionamento che si concludeva con la condanna dell’invasione russa e con l’auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino”.

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