Dalla divisione interna a Forza Italia ai mal di pancia con Giorgia Meloni. Il neo vicepresidente della Camera, il forzista Giorgio Mulè, affronta l’attuale delicato momento politico del centrodestra a 360 gradi in un’intervista “a cuore aperto” sul quotidiano La Repubblica. Non nasconde la delusione per l’atteggiamento della leader di Fratelli d’Italia, che si ritiene non abbia dato il giusto spazio agli azzurri che alle scorse elezioni nazionali hanno raggiunto l’8 per cento delle preferenze. Ma non mancano nemmeno riferimenti all’attuale divisione interna a Forza Italia e lo stesso Mulè tira per la giacca Silvio Berlusconi chiedendo il suo intervento.

Il rapporto con Giorgia Meloni

Nell’intervista a “La Repubblica” Mulè non tira la lingua indietro nel parlare della delusione per la formazione del nuovo governo. A parte la sua personale soddisfazione per la vicepresidenza della Camera, comunque non sono passati inosservati i tanti “no” della Meloni alle richiesta degli azzurri, a partire dalla richiesta di avere consegnato il ministero della Giustizia: “Il disappunto per l’atteggiamento della Meloni è stato esternato dallo stesso Berlusconi – ha detto Mulè – quando ha posto la questione del condizionale e non dell’imperativo da usare nel dialogo con gli alleati”.

La divisione interna a Forza Italia

Mulè senza mezzi termini richiama l’attenzione di Berlusconi su quanto accaduto all’interno di Forza Italia, con la sostanziale divisione in due correnti, fra colombe e falchi. Ognuno ha fatto le sue rivendicazioni ma secondo Mulè ci sarebbero state “legittime aspirazioni che sono state trascurate”. Ecco perché Mulè parla adesso di rilancio e dice “no” al doppio incarico interno al partito e al governo. Secondo il suo punto di vista chi ha l’uno deve lasciare l’altro: “Berlusconi ci ha fatto andare al governo – sostiene Mulè – e lui indicherà quale sarà la strada. Ma è una riflessione che si deve fare”.

I rapporti Berlusconi-Putin

Sono in molti a porsi dubbi su come questo governo si porrà rispetto al conflitto tra Russia e Ucraina, considerando gli ottimi rapporti tra Berlusconi e Putin, il governatore Russo. Il vicepresidente della Camera resta convinto che questo non potrà che essere un  valore aggiunto: “Berlusconi – ha detto sempre a Repubblica – si offre nel vedere Putin diverso da quello conosciuto 20 anni fa. Ma Vedrete, sarà uno dei protagonisti nel trovare la via della pace,partendo dai diritti ucraini”.

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