L’Ucraina è sotto attacco russo. Si tratta della risposta, o meglio della vendetta di Vladimir Putin alle esplosioni che hanno colpito il ponte che collega la Crimea alla Russia.

Non solo bombe su Kiev ma anche su Leopoli, Dnipro e Zaporizhzhia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sui social media, ha affermato che i russi “cercano di distruggerci tutti, di cancellarci dalla faccia della Terra”.

Il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, ha spiegato che sono state colpite “infrastrutture critiche” e “ci sono vittime”. Un primo bilancio, diffuso dal consigliere del ministro dell’Interno Rotislav Smirnov, parla di almeno 8 morti e 24 feriti.

Oleksandr Tkachenko, ministro della Cultura e della politica dell’informazione dell’Ucraina, ha anche riportato “che sono stati danneggiati l’edificio della Filarmonica e i musei Khanenko e Shevchenko a seguito di attacchi missilistici di stamattina a Kiev”.

Si segnalano attacchi anche a Kharkiv, colpita da tre razzi che hanno provocato danni alle infrastrutture e black-out in molti quartieri. Contraerei in azione a Kryvyi Rih, città dov’è nato Zelensky. Bombardate anche Zelenodol, Nikopol, Chervonogrigoriv e Myriv.

Le bombe su Leopoli, città nell’area occidentale dell’Ucraina, vicina al confine con la Polonia, sono state confermate dal governatore regionale Maxim Kozitski, spiegando che sono state colpite “infrastrutture energetiche” e invitando la popolare a “restare nei rifugi”. Lì ci sono anche interruzioni alle linee telefoniche mobili e le scuole restano chiuse (didattica solo a distanza).

Esplosioni udite anche a Odessa, dov’è stato attivato il sistema di difesa aerea..

Si segnalano, però, anche colpi nella città russa di Belgorod, a 40 chilomerti dal confine con l’Ucraina, di cui però non si conoscono ancora le origini. Ne ha dato notizia Reuters.

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