Il bonus 600 euro per gli autonomi potrebbe sì passare a 800 ma non sarebbe per tutti. Stando, infatti, a quanto appreso dall’Adnkronos, a differenza di quanto accaduto con il decreto Cura Italia, il Governo starebbe valutando di inserire un tetto che potrebbe andare dai 35mila ai 50mila lordi sul reddito dichiarato lo scorso anno. In poche parole, chi ha dichiarato un reddito superiore, non ne avrà diritto. Insomma, l’obiettivo è evitare i ‘furbetti’.

Su questa indiscrezione ha tuonato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati: «Con il prossimo provvedimento del governo, il bonus per i lavoratori autonomi dovrebbe salire – con questo esecutivo il condizionale è d’obbligo – da 600 a 800 euro. Forza Italia chiedeva almeno 1000 euro, Palazzo Chigi si fermerà qualche gradino prima. Ma ciò che desta maggior sconcerto è il fatto che questo contributo, a quanto si apprende, verrebbe erogato solo a chi nel 2019 ha dichiarato un reddito inferiore ai 35mila euro lordi. Nel 2019 come tutti sappiamo un lavoratore ha palesato al fisco i suoi introiti relativi al 2018. Quindi il governo nella primavera del 2020 vorrebbe dare o meno un bonus basandosi su quanto un contribuente ha guadagnato due anni prima. Nel frattempo lo stesso cittadino potrebbe essere diventato ricco, o magari chi era ricco caduto in povertà. Il mondo alla rovescia, come la logica pericolosa con la quale operano Conte e i suoi ministri».

Altra novità su cui si vocifera, come riferito dal sito Money.it, riguarderebbe anche il bonus dei professionisti iscritti agli Ordini, per cui si vorrebbe eliminare l’esclusività di appartenenza a una sola Cassa, basandosi sempre su determinati liveli di reddito.

Infine, a proposito dell’ormai famoso e misterioso DL Aprile (ormai maggio è alle porte), c’è l’ipotesi di un primo decreto sul tavolo del Consiglio dei Ministri tra domani e giovedì, mentre un secondo potrebbe essere approvato la prossima settimana.