Alberto Zangrillo, responsabile dell’unità operativa di terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, intervenuto a Piazzapulita, su La7, ha affermato che «la carica virale del tampone nasofaringeo di Berlusconi era talmente elevata che a marzo – aprile non avrebbe avuto l’esito che fortunatamente ha ora. L’avrebbe ucciso? Assolutamente sì. Molto probabilmente sì e lui lo sa».

Zangrillo ha anche detto che «il virus probabilmente non è mutato ma si sta adattando all’ospite in modo differente». Poi, la precisazione: – «Non sono mai stato arruolato dai negazionisti, non ho mai detto di non mettere la mascherina».

Su Twitter, poi, Zangrillo ha scritto: «L’unico vero effetto collaterale della mascherina sono le orecchie a sventola», condividendo uno scatto in cui compare con le orecchie piegate dal dispositivo di sicurezza individuale, al fianco del collega Massimo Clementi, virologo dell’università Vita – Salute San Raffaele.

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