Carlo Calenda, leader di Azione, a SkyTg24 ha affermato: “Noi pensiamo al governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendiamo governare questo Paese”.

Calenda ha aggiunto: “In mezzo a una guerra, con l’inflazione alle stelle, con Mario Draghi che andava a prendere il gas in Algeria, tutti i partiti protestavano a Piombino contro il rigassificatore che doveva accogliere il gas che Draghi stava prendendo. Un grado di cialtroneria che questo Paese non può più accettare”. E su Forza Italia: “Non rappresenta più i moderati italiani ma le voglie di Berlusconi“.

Calenda ha spiegato che Azione sta parlando “con tutte le forze che non hanno fatto cadere Draghi. In un momento in cui si rischia di dare il Paese a una destra che potrebbe causare un caos gigantesco, parlare con tutti non vuol dire annacquare l’identità. Chi vota per noi sa che non faremo mai un accordo con i Cinque Stelle, ma bisogna mettere insieme un fronte ampio a partire dai programmi”.

L’attacco di Aldo Penna (M5S)

In una nota, il deputato del M5S, Aldo Penna, ha dichiarato: “Con ogni parola che esce dalla sua bocca, Carlo Calenda si conferma il portabandiera dell’arroganza tipica della Prima Repubblica. E di politici di quel calibro il Paese non sente davvero la mancanza. Anche dentro il PD si sta ragionando sull’incompatibilità dell’agenda Draghi con i bisogni concreti degli italiani e l’ingresso di LeU nella loro coalizione lo conferma. Calenda vuol costruire qualcosa? Scenda da quel piedistallo sul quale si è messo da solo e guardi la politica con lo sguardo dei cittadini, come noi del MoVimento 5 Stelle non abbiamo mai smesso di fare”.

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