Via i coltelli da tutti gli scaffali dei supermercati italiani di Carrefour.

Lo ha chiesto la Procura di Milano alla catena francese dopo quanto successo al centro commerciale di Assago, dove un uomo di 46 anni, Andrea Tombolini, ne ha ucciso un altro, il cassiere 47enne Luis Fernando Ruggieri, e ferito altre quattro persone, tra cui Pablo Marì, giocatore del Monza, che oggi sarà sottoposto a un intervento chirurgico.

Il suggerimento della Procura è mosso dal timore che possano esserci episodi di emulazione. Carrefour ha deciso di seguire questa raccomandazione e sta dando anche indicazioni per sistemare i coltelli in modo che non siano più afferrabili liberamente ma che abbiano un vincolo da rimuovere, come una catenella.

La Lega, però, non è d’accordo. Il consigliere regionale della Lega e componente della Commissione Carceri di Regione Lombardia, Max Bastoni, ha affermato che quella di Assago è “una tragedia senza responsabili a cui pensiamo ingenuamente di porre riparo togliendo dagli scaffali dei negozi coltelli da cucina e forbici da sarta. Ma non affrontiamo seriamente la responsabilità penale dello psichiatra che aveva in cura il 46enne che ha colpito sei persone con un coltello uccidendone una, e soprattutto del diritto collettivo alla sicurezza che in alcune parti la Legge Basaglia ha disintegrato”, cioè la legge 180 del 1989 che ha consentito, tra le altre cose, la chiusura dei manicomi.

Il movente

Tombolini avrebbe detto di avere accoltellato ‘a casaccio’ perché invidioso di tutte le persone felici “che stavano bene”. Parole pronunciate al pubblico ministero Paolo Storari, titolare dell’inchiesta.

Tombolini è stato bloccato e disarmato dal palermitano Massimo Tarantino, ex calciatore di Inter, Napoli e Bologna, evitando così un bilancio più grave