In Cina gli scienziati hanno trovato tracce del nuovo coronavirus su campioni di diversi imballaggi dei ricambi auto. L’analisi è conseguenza di un caso positivo in un’azienda che si occupa, per l’appunto, della vendita di autoricambi, segnalato dal centro per il controllo e la prevenzione delle malattie nella città di Jincheng, nella provincia dello Shanxi.

Tutto il personale, entrato in stretto contatto con i prodotti, è stato testato ed è risultato negativo ma messo in quarantena per precauzione. Nel dettaglio, a Hohhot, capitale della Regione Autonoma della Mongolia Interna, in quasi cinque campioni delle confezioni di autoricambi sono state trovate tracce del nuovo coronavirus e tre lotti sono stati distribuiti nei negozi della città.

Altri campioni infettati sono stati trovati nelle città di Cangzhou (provincia di Hebei) e Yantai e Linyi (Shandong). I negozi sono stati chiusi e i prodotti sigillati. Per trovare le tracce sono stati effettuati test sugli acidi nucleici su tutti i ricambi auto e il personale in varie città della Cina.

Questa notizia è arrivata mentre in Cina continentale sono stati segnalati 33 nuovi casi di coronavirus di cui 20 importati. La Commissione sanitaria nazionale ha anche segnalato 13 nuovi casi trasmessi localmente, sei nella provincia di Liaoning, quattro nella provincia di Hebei, due a Pechino e uno nella provincia di Heilongjiang.

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