Ciro Migliore, il compagno di Maria Paola Gaglione, la 20enne uccisa dal fratello Michele perché non accettava la relazione tra la sorella e il compagno trans, su Instagram ha condiviso un selfie e un messaggio.
«Amore mio, oggi sono esattamente tre anni di noi. Tre anni a prenderci e lasciarci in continuazione. Avevo la mia vita come tu avevi la tua, ma non abbiamo mai smesso di amarci. Dopo tre anni ti stavo vivendo, ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande, la mia piccola. Non posso accettarlo», ha scritto sul social media.
E ancora: «Perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio a te, amore mio. Non riesco più a immaginare la mia vita senza te, non ci riesco. Non riesco più a dormire. Penso a te 24 ore su 24 amore mio, mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Non posso accettarlo ancora. non ci riesco. Mi mancano le tue carezze. mi manca quanto mi svegliavi la mattina a darmi fastidio. Mi manca tutto di te, non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista, ti amerò per sempre piccola mia».
Ciro Migliore è ricoverato nella clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove insieme a Maria Paola si erano rifugiati proprio per stare lontani da chi non accettava la loro relazione. Si è procurato nella caduta una frattura al braccio.
Il post:
Stamattina, infine, davanti al giudice Fortuna Basile del Tribunale di Nola, ci sarà, l’udienza di convalida del fermo di Michele Gaglione.
Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, la caduta sarebbe stata causata dai calci inferti da fratello di Maria Paola, che stava inseguendo la coppia in quanto contrario alla loro relazione. Le accuse: omicidio preterintenzionale, violenza privata e lesioni personali.
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