Dopo ore e ore di preoccuopazione, la visita ai congiunti, prevista dal nuovo DPCM in vigore da lunedì 4 maggio, prevede anche i «fidanzati». Lo ha chiarito Paola De Micheli, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti a La Vita in Diretta, spiegando che: «I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati», ma ha puntualizzato: «Una dicitura così ampia richiede la responsabilità individuale».

Tuttavia, la De Micheli ha escluso i pranzi di famiglia «ma singolarmente ci potremo rivedere. Dubito che ci sarà in un futuro abbastanza prossimo la possibilità di assembramento anche di natura famigliare». Certo è che bisognerà capire come le forze dell’ordine potranno insinuarsi nelle case degli italiani per accertarsi se si sta mangiando insieme o se si sta solo chiacchierando.

Sullo stesso argomento, in un’intervista all’Huffington Post, la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, ha detto che tra i congiunti rientrano anche i «fidanzati e le coppie di fatto», aggiungendo che: «Mi è chiaro il problema e come ministro per le Pari Opportunità ho a cuore di tutelare i diritti delle coppie omosessuali, che non devono essere discriminate. È un punto che va chiarito e va chiarito nella direzione di permettere alle persone di ricongiungersi con i propri legami, fidanzati compresi. Bisogna richiamare al senso di responsabilità ma nello stesso tempo è altrettanto importante la vita delle persone che risponde all’esigenza delle relazioni umane e delle coppie. Lavoreremo nei prossimi giorni per un chiarimento».

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