Durante la giornaliera conferenza stampa sull’epidemia del coronavirus in Italia, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha affermato: «Nel weekend potrebbero esserci dei casi, legati ai comportamenti assunti negli scorsi fine settimana e che molti hanno messo in evidenza, con assembramenti di persone al mare o a sciare o a prendere aperitivi. In questi luoghi potrebbe essere circolato il virus. Vedremo presto le curve».
In poche parole, potrebbe esserci un aumento dei casi anche nel Centro Sud d’Italia, alla luce anche di chi è giunto in massa dal Nord. Per Brusaferro, infatti, «arte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. L’incubazione è tra i 4 e i 7 giorni».
«Lo diciamo con dispiacere – ha proseguito Brusaferro – perché ci siamo appellati molto alla consapevolezza. Ma dobbiamo dare atto che da qualche giorno gli italiani hanno colto come comportamenti di questo tipo finiscano per ritorcersi contro e vadano assolutamente evitati. È un piccolo sacrificio da fare tutti insieme».
Per quanto concerne, invece, i decessi, Brusaferro ha parlato di due vittime sotto i 40 anni: «uno di loro aveva 39 anni e una condizione di patologia neoplastica ed è deceduto in ospedale, l’altro sempre di 39 anni è morto in casa e aveva alcuni fattori di comorbosità fra cui diabete, obesità e altre tipologie di disturbi che caratterizzavano la sua vita prima di infettarsi». «Sono dati in progress – ha aggiunto – come sono ancora in analisi le cartelle cliniche di due casi di morti in persone non portatrici di malattie croniche. In ogni caso, nel 46% delle morti si riscontravano due o tre patologie preesistenti».
Infine, a proposito dell’età media delle vittime con il Coronavirus, è di 80,3 anni: «Le donne sono solo il 25,8% del totale» ha detto Brusaferro, aggiungendo che «il picco di mortalità c’è tra gli 80 e 89 anni. La letalità, ossia il numero di morti tra gli ammalati, è più elevata tra gli over 80».
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