Dopo la positività al coronavirus di Nicola Zingaretti, stessa sorte per Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Lo ha annunciato lo staff del governatore, sostenendo che le condizioni di Cirio, 47 anni, sono buone e che lavorerà «inevitabilmente a distanza».

Nella nota si legge: «Cari colleghi, prima che si diffondano informazioni non ufficiali, il presidente Cirio desidera comunicarvi che nelle scorse ore, come fatto a scopo precauzionale anche da altri colleghi governatori presenti a Roma il 4 marzo per l’incontro a Palazzo Chigi, ha effettuato il test per il Coronavirus e il risultato è purtroppo positivo. Le sue condizioni di salute sono buone e il Presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia».

«Il Presidente ha già predisposto tutto il necessario affinché l’attività della Regione Piemonte in un momento più che mai difficile possa procedere senza ostacoli. Continuerà a lavorare, come fa ininterrottamente da due settimane ormai, per affrontare questa emergenza. Lo farà inevitabilmente a distanza, ma in costante collegamento e garantendo al Piemonte, ai Piemontesi e all’Italia il suo massimo supporto. Questa, come sapete, è una giornata complessa anche alla luce del nuovo decreto, approvato nella notte dal Governo, che irrigidisce le misure di contenimento su tutto il territorio nazionale e in particolare in cinque province del Piemonte: Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco», si legge ancora.

In una diretta su Facebook, poi, Cirio ha detto: «Vivo isolato in una parte della mia casa, ma sto bene e non ho sintomi. Questa cosa non mi distoglie dalle mie responsabilità, dal governo regione. Continuerò a fare il lavoro fatto in questi giorni».

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