«Nelle regioni del Centro-Sud c’è una crescita ma non è veloce, ma non deve creare false illusioni perché soltanto se tutti ci comportiamo in un determinato modo ed evitiamo contatti stretti e manteniamo le regole dell’isolamento, solo questa è la vera misura che ci può aiutare a rallentare curva epidemica». Coì Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS), durante la conferenza stampa alla Protezione civile sull’emergenza coronavirus.

Brusaferro, commentando il dato di oggi (2.648 nuovi casi, 1.084 guariti e 475 decessi), ha affermato: «Le mappe mostrano come alcune regioni del nord Italia siano ancora maggiormente coinvolte, sia nella circolazione locale del virus, nel numero di persone positive e soprattutto di persone che poi si rivolgono agli ospedali e alle terapie intensive».

«Alcune aree del Paese si stanno attrezzando in maniera straordinaria e – ha sottolineato Brusaferro – anche io voglio esprimere la vicinanza ai colleghi, alle autorità e a tutti i cittadini di quelle aree che stanno impegnandosi in maniera ammirevole in un momento di grande difficoltà».

Il presidente dell’ISS ha poi tenuto a precisare che «per ora no a misure più stringenti, non è che si possano cambiare ogni giorno… Lasciamo che il provvedimento agisca e poi in base alla sua azione faremo le considerazioni».

Infine, Brusaferro ha detto: «Sono preoccupato ma anche impegnato per cercare di evitare che gli scenari oggi particolarmente critici al Nord si verifichino anche in altre aree del Paese. Il nostro comportamento, anche se viviamo a centinaia di chilometri dalla Lombardia, è determinante. Ho l’impressione che il messaggio sta passando ma il problema non si risolve col comportamento di un giorno».

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