Due giorni fa, domenica 1 marzo, Papa Francesco ha dovuto annullare, a causa di un raffreddore, alcuni impegni spiriturali e istituzionali. Certo, questo non è il periodo migliore per ammallarsi e per non insospettire, visto l’epidemia di coronavirus in corso.
Ebbene, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, anche il Pontefice si sarebbe sottoposto, per precauzione, al tampione e il risultato è stato negativo. Il Messaggero ha anche raccontato che il Vaticano è «desolatamente vuoto e perfino un po’ orfano delle folle compatte di turisti».
Il malanno del Papa sarebbe cominciato mercoledì scorso, 26 gennaio, quando «ha fatto ritorno a Santa Marta dopo una intera giornata trascorsa al vento di tramontana di piazza San Pietro e alla processione dell’Aventino, ha cominciato ad accusare i classici sintomi del raffreddamento. Tosse qualche linea di febbre, ma di gola, brividi», ha riportato il quotidiano romano che ha aggiunto: «I suoi medici sono immediatamente intervenuti per i controlli del caso. Naturalmente gli è stato fatto anche il tampone per vedere se fosse coronavirus ma l’esito è stato fortunatamente negativo, così il Papa ha continuato la sua attività alleggerendola di parecchio, lasciandosi solo gli incontri mattutini a Santa Marta. Ha dovuto però rinunciare anche alla settimana ad Ariccia, alla casa del Divin Maestro, dove per sette giorni tutta la curia è in ritiro spirituale».
La Santa Sede non ha rilasciato alcun commento sulla notizia pubblicta dal Messaggero. Di solito, questo silenzio rappresenta una conferma…
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