Lunedì 13 aprile scadrà il DPCM che contiene le misure restrittive per evitare la diffusione dell’epidemia di coronavirus in Italia che, stando ai numeri degli ultimi giorni, sembrano funzionare.

Ora, come riportato dall’Ansa citando fonti qualificate, l’intenzione dell’Esecutivo sarebbe il prolungamento di 14 giorni dell’isolamento domiciliare, ovvero fino a sabato 2 maggio. Inoltre, si starebbe discutendo sulla possibilità che alcune piccole attività, legate alla filiera agroalimentare e sanitaria, possano aprire già dopo Pasqua ma con il rispetto del distanziamento sociale. In relazione a ciò, alle 16.00 è previsto un incontro tra Conte e i sindacati CGIL, CISL e UIL proprio per discutere sulle misure di contenimento per le attività produttive dopo il 13 aprile.

Come riportato, poi, dal Sole 24 ore, il nuovo DPCM dovrebbe essere varato entro sabato 11 aprile con la ripresa, quindi, delle attività di alcune imprese classificate ‘a basso rischio’ nella mappa commissionata da Palazzo Chigi all’INAIL. Non solo le aziende collegate alle filiere essenziali (alimentare, farmaceutica e sanitaria) ma anche l’agricoltura e parte della manifatturiera. Tuttavia, sempre con la garanzia che i protocolli di sicurezza per i lavoratori siano rispettati.

«Sarebbero classificati a basso rischio – scrive Il Sole 24 ore – anche i comparti della fornitura di energia, il commercio all’ingrosso, le attività finanziarie e assicurative, il trasporto e magazzinaggio, ma le valutazioni sono ancora in corso. In ogni caso, per l’allentamento dei divieti di spostamento e di uscite per i cittadini, compresi anziani e bambini, bisognerà aspettare ancora, almeno fino a inizio maggio».