Il Governo Conte sta lavorando a un nuovo decreto per contenere la diffusione del coronavirus e, tra i tanti aspetti di cui si sta occupando, c’è anche la scuola.

Sì, perché stando ad oggi, le scuole dovrebbero riaprire il prossimo 3 aprile ma è molto probabile che non sarà così. Si parla di tre ipotesi: riapertura il 19 aprile (quindi, dopo Pasqua); riapertura il 3 maggio; riapertura il prossimo mese di settembre.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ai microfoni di Radio Anch’io su Rai Radio 1, ha affermato: «L’anno sarà salvo in qualsiasi caso. I nostri studenti di certo non devono pagare la situazione di emergenza che il nostro Paese sta vivendo». Poi, l’esponente del governo ha affermato che «stiamo valutando un po’ tutti» i possibili scenari «ma saranno le autorità sanitarie a dirci esattamente quando i nostri studenti potranno ritornare a scuola in sicurezza».

Azzolina ha anche affrontato il tema della didattica a distanza, spiegando che la situazione «è variegata, con realtà in cui funziona bene e altre in cui meno. C’è un grande sforzo da parte dei docenti. So che alcuni sono in difficoltà, ma la situazione potrà migliorare. Non abbiamo alternative, non devono essere gli studenti a pagare questa crisi. E ricordo che didattica a distanza non è solo apprendimento, ma anche rassicurazione per gli studenti».

Infine, su Facebook, la ministra Azzolina ha scritto: «Con il decreto Cura Italia salvaguardiamo i contratti dei supplenti, sia docenti che Ata. Nessuno perderà il posto. Tutte le componenti del personale sono importanti. Ringrazio ancora una volta la scuola che sta provando a dare il massimo in un momento difficilissimo».

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