A Napoli, alla fine di via Toledo, ci sono stati scontri tra manifestanti e agenti di Polizia in assetto antisommossa. I manifestanti hanno provato a oltrepassare il cordone di sicurezza per arrivare al teatro San Carlo, con l’obiettivo di contestare il concerto in programma per i 75 anni della NATO.

I poliziotti, durante gli scontri, hanno usato i manganelli per fermare i manifestani.  Tre giovani, con il volto insaguinato, si sono rifugiati in un vicolo. Il resto dei manifestanti, con bandiere e striscioni contro la NATO, si è fermato e ha cominciato ad urlare i motivi della protesta. Il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, invece, presidia la strada per impedire l’arrivo del corteo, composto da alcune decine di persone, al teatro.

I manifestanti anti – NATO e pro Palestina hanno affermato che “otto di noi sono stati colpiti dai manganelli e di questi tre hanno riportato ferite alla testa e al viso”. Inoltre, uno dei giovani, con un megafono, ha detto: “Stiamo concedendo il teatro antico di Napoli, il San Carlo, alla Nato che bombarda da anni nel mondo”.

La nota dei manifestanti

“Ancora una volta – scrivono in una nota i manifestanti – violenza e repressione in risposta a coloro che si mobilitano contro la guerra. In occasione del 75° anniversario dalla fondazione della Nato e delle celebrazioni previste per le 18 al Teatro San Carlo vanno avanti da giorni prescrizioni e intimidazioni atte a limitare gli spazi democratici del dissenso di coloro che si mobilitano contro la guerra. La tensione di questi giorni è culminata in violente cariche a danno del presidio bloccato a via Toledo. Al momento si contano circa 8 feriti, di cui due colpiti al volto e alla testa”.

Inoltre, gli attivisti ritengono “naccettabile che tale dispositivo di violenza venga messo in atto contro chi denuncia a gran voce la barbarie della guerra e la complicità della Nato e dei nostri governi con il genocidio perpetrato dallo Stato di Israele. Mentre a Gaza si muore, a Napoli si spaccano le teste di coloro che osano disturbare gli alti ufficiali chiusi a festeggiare nei teatri”.

Foto: Ciro Pellegrino su X.