• Dopo quella britannica e sudafricana, scoperta anche la variante giapponese.
  • Non si sa quanto sia trasmissibile. Studi in corso.

In Giappone è stata scoperta una nuova mutazione del coronavirus ed è diversa sia da quella britannica che da quella sudafricana.

Quattro persone, di età compresa tra l’adolescenza e i 40 anni, sono risultate positive al nuovo ceppo di Covid-19 dopo essere arrivate all’aeroporto Haneda di Tokyo il 2 gennaio scorso dal Brasile.

Il National Institute of Infectious Diseases ha confermato che tutti e quattro i pazienti presentavano sintomi che comprendevano difficoltà respiratorie, febbre e mal di gola.

Takaji Wakita, capo dell’Istituto nazionale delle malattie infettive giapponese, ha dichiarato: «Al momento non ci sono prove che dimostrino che la nuova variante sia altamente trasmissibile». Anche le autorità brasiliane sono state informate del nuovo ceppo e hanno confermato 12 mutazioni.

Inoltre, il ceppo del Regno Unito è stato rilevato anche in Giappone. Secondo Nikkei Asia, nel Paese sono stati registrati due casi dopo che due persone hanno cenato con un «trentenne» arrivato da poco dalla Gran Bretagna, risultato positivo.

In Giappone, l’8 gennaio scorso, sono stati segnalati 7.800 nuovi casi, un numero di gran lunga superiore rispetto ai 640 registrati ad ottobre.

I ceppi del Regno Unito e del Sud Africa sono già stati rilevati anche in Australia.

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