Ormai è una questione di giorni: fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia di Covid19 dovrebbe raggiungere il picco e finalmente cominciare a piegarsi verso il basso. Non sarà però una strada in discesa perché i casi continuano a essere numerosi e, sebbene potrebbero ridursi della metà per Natale, richiederanno la massima attenzione soprattutto non si dovrà abbassare la guardia.
Anche i dati del ministero della Salute indicano la progressiva riduzione del numero dei casi, anche se oggi, a 11 mesi dall’inizio dell’emergenza, l’Italia ha superato la soglia delle 50.000 vittime (50.453), con un incremento di 630 rispetto al giorno precedente. Sono 22.930 i nuovi casi di nuovo coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, circa 5.400 meno del giorno precedente, che portano il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza a 1.431.795.
Il rapporto fra casi positivi e tamponi (148.945 nelle ultime 24 ore) è ancora elevato e, con il 15,3%, non si discosta molto dai valori registrati nei giorni scorsi. Una buona notizia è che per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 796.849, ossia 9.098 in meno rispetto al 22 novembre, quando erano 805.947. Segno meno anche sui ricoveri nelle unità di terapia intensiva, con nove nelle ultime 24 ore contro i 43 del giorno precedente, per un totale di 3.810. In aumento, invece, i ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali: ad oggi ci sono 34.697 persone, con un incremento rispetto di 418, quasi il doppio di domenica (+216).
Anche i dati delle regioni continuano a mostrare realtà diversificate, con la Lombardia che si conferma ancora al primo posto per numero dei casi (5.289), seguita a distanza da Veneto (2.540). Emilia Romagna (2.347) e Lazio (2.341). Secondo i calcoli seguiti dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile, fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia dovrebbe toccare il picco. Per quella data il numero complessivo dei casi dovrebbe passare dagli attuali 796.849 a circa 830.000 casi positivi. Un numero che potrebbe dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione. I calcoli indicano inoltre che è stato raggiunto il picco delle ospedalizzazioni, con un totale di oltre 38.200 ricoveri compresi quelli nelle unità di terapia intensiva. Queste ultime potranno invece raggiungere il picco nei prossimi tre-cinque giorni per poi iniziare a scendere.
Sulla stessa linea le stime di Giovanni Corrao, docente di Statistica medica all’Università Milano Bicocca e past president della Società italiana di statistica medica ed epidemiologia clinica (Sismec), secondo il quale “si può dire che è stato raggiunto il plateau dei contagi. Il plateau è il raggiungimento di un equilibrio della curva epidemica” e che “per fine novembre è atteso il plateau dei ricoveri in terapia intensiva e per la prima settimana di dicembre il plateau dei decessi”. Nuovi dati, calcoli e stime stanno fornendo “un’indicazione concreta che sta invertendo la tendenza”, ha detto Battiston. “Adesso – ha aggiunto – serve la massima attenzione perché, anche se stiamo riuscendo a recuperare la situazione rispetto alla crescita esponenziale avvenuta nella prima parte di ottobre, non dobbiamo abbassare la guardia in quando la quantità di persone portatrici dell’infezione è molto alta e senza prendere precauzioni l’epidemia potrebbe ripartire con effetti terribili”.
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