- Cosa potrebbe cambiare con il nuovo decreto del Governo Draghi.
- Si prevede la riapertura delle scuole e tamponi di massa.
- Il piano messo a punto da Agostino Miozzo, collaboratore del ministro Patrizio Bianchi.
Dopo Pasqua, in Italia, ci sarà la riapertura soltanto delle scuole. Il resto rimane com’è perché il numero dei nuovi positivi al coronavirus è sempre alto e soprattutto accresce quotidianamente la pressione sugli ospedali.
In vista del 6 aprile, a tal proposito, ci sarà un nuovo decreto e s’ipotizza che tutte le Regioni resteranno o in fascia arancione o rossa.
Per quanto concerne le scuole, tutti gli studenti, anche i bambini degli asili nido e delle materne, dovranno essere sottoposti al tampone rapido e il test sarà ripetuto ogni settimana e, in caso di positività, sarà effettato un tampone molecolare a tutta la classe. L’obiettivo è creare una ‘bolla’ per proteggere alunni e docenti.
Il Governo starebbe pensando, poi, di effettuare i controlli agli ingressi degli istituti scolastici con i militari e i volontari della Protezione civile. A disposizione, per il momento, ci sono 2 milioni di kit.
Questo piano è stato messo a punto da Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e ora collaboratore di Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione.
Ingfine, per quanto riguarda la riapertura delle scuole, in fascia arancione si dovrebbe tornare al 50% in classe. Inoltre, le lezioni in presenza, anche in fascia rossa, sono previste per le scuole materne, le elementari e la prima media. Comunque sia, il rientro parziale avverrà esclusivamente nelle Regioni di colore arancione.
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