La Danimarca ha salutato ieri, martedì 1° febbraio, le mascherine e i pass: è il primo Paese dell’Unione Europea a revocare queste misure anti Covid-19, nonostante il numero record di contagi per la variante Omicron. Restano in vigore soltanto poche restrizioni ai confini del Paese che riguardno i viaggiatori non vaccinati in arrivo dall’area non Schengen.

Dopo un primo tentativo di revoca delle restrizioni tra settembre e novembre, quindi, il Paese scandinavo ha abbandonato ancora una volta i controlli anti Covid-19 e gli orari di apertura limitati di bar e ristoranti.

Natalia Checketkina, receptionist di Copenaghen, all’AFP ha detto: “La parte migliore è che non abbiamo più bisogno di indossare le mascherine. Almeno ora abbiamo una scelta: se vogliamo proteggerci o se vogliamo sentirci liberi”.

Marie Touflet, studentessa francese di 23 anni, ha affermato che è “strano prendere la metro senza la mascherina a differenza della Francia. È davvero bello potere vedere i volti delle persone e sembra che stiamo vivendo di nuovo normalmente”.

L’allentamento arriva quando la Danimarca registra circa 40.000 – 50.000 nuovi casi di Covid-19 al giorno, ovvero quasi l’1% dei 5,8 milioni di abitanti del Paese. Secondo gli esperti, questi numeri inizieranno presto a scendere.

Ritzau Tyra Krause, dell’istituto di ricerca e salute pubblica danese, ha dichiarato: “Ci sono forti indicazioni che l’infezione abbia raggiunto il picco nelle aree in cui è stata più rimarcata. Quindi, è un ottimo momento per allentare le restrizioni”.

Inoltre, più del 60% dei danesi ha ricevuto una terza dose di un vaccino contro il Covid-19, rispetto a una media UE di poco meno del 45% e le autorità sanitarie del Paese scandivano stimano che l’80% della popolazione sia protetto contro le forme gravi della malattia. Quindi, “poiché Omicron non dà conseguenze gravi ai vaccinati, riteniamo che sia ragionevole revocare le restrizioni”, ha spiegato Lone Simonsen, epidemiologo.

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