Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, intervistato da Il Messaggero, ha affermato che «tenere le persone sulle navi è un errore colossale». Inoltre, è necessario «che i migranti vengano sottoposti ai test e vengano fatti sbarcare prima possibile» per contenere la diffusione del nuovo coronavirus.

L’esperto ha preso come esempio quanto successo sulla nave da crociera Diamond Princess, che è stata in quarantena in Giappone agli inizi della pandemia, «che era ben diversa da una imbarcazione come quelle in cui si possono trovare i migranti, trattenere le persone lì è il modo migliore perché l’infezione si diffonda in maniera notevole. Quella nave da crociera, ricordiamo, ha provocato oltre 700 infettati e ha avuto un numero riproduttivo basale spaventoso da questo punto di vista».

Per Galli bisogna «effettuare dei test prima di farli sbarcare, e poi far scendere certamente le persone che risultano infettate. Credo che in questo momento sia la procedura seguita. Ma non è tanto rilevante dove fai il test. In realtà, vista la situazione, può essere tranquillamente effettuato a terra in una sede più consona della nave, rispetto all’ammassamento di uomini a terra; certamente si riesce a organizzare un distanziamento che non si pub avere su una di queste navi delle ong o anche delle nostre navi militari».

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