Gli israeliani non saranno più tenuti a indossare una mascherina per il viso all’aperto a partire da domenica 18 aprile. Grazie alla campagna di vaccinazione di massa, infatti, in Israele c’è stata una riduzione drastica dei nuovi casi di coronavirus.
Il ministro della Salute, Yuli Edelstein, infatt, ha dato istruzioni per abrogare la norma che impone l’uso di una mascherina all’aria aperta dopo averne discusso per diverse settimane, come riferito dai media locali.
Secondo gli esperti, dato il basso tasso di infezioni in Israele, il rischio di contrarre il coronavirus nelle aree aperte è molto limitato. Tuttavia, l’uso della mascherina resterà obbligatorio negli spazi chiusi perché, in questo caso, il rischio di contagio è maggiore.
Israele è tornata a una certa normalità e routine simile ai tempi pre-pandemici dopo una campagna di vaccinazione veloce che ha ridotto le infezioni e portato a una riduzione graduale dell’escalation.
Il Paese ha potuto, quindi, celebrare oggi il suo Giorno dell’Indipendenza in un clima di festa, con le strade, i parchi o le spiagge piene di persone che hanno goduto della giornata di sole.
Attualmente Israele registra solo circa 200 nuovi contagi al giorno, i ricoverati in gravi condizioni sono poco più di 200 e gli attualmente positivi non raggiungono i 3.000, una cifra molto bassa rispetto alle decine di migliaia di pazienti con il coronavirus di alcuni mesi fa.
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