- Governo Draghi pronto a irrigidire le misure anti Covid-19.
- L’obiettivo è contenere i nuovi contagi e la vaccinazione di massa.
- Le ipotesi.
Dopo la zona arancione allargata, potrebbe essere la volta anche di una zona rossa allargata o, nello scenario peggiore, di una zona rossa nazionale.
Lo scopo è, naturalmente, contenere la diffusione del Covid-19 in Italia perché i numeri ormai sono in aumento giornalmente, sia in termini di nuovi contagi che (soprattutto) di incremento di ricoveri ordinari e posti occupati nelle terapie intensive. Inoltre, i decessi quotidiani sono purtroppo sempre tanti.
La novità rispetto al Governo Conte che, stavolta, anche Lega, Forza Italia e Italia Viva non sarebbero contrari a inasprire le misure restrittive. L’obiettivo è seguire il modello israeliano: lockdown e al contempo una campagna vaccinale di massa. Ciò perché, entro fine aprile, dovrebbero arrivare in Italia 26 milioni di dosi di vaccini.
Tuttavia, bisognerà attendere venerdì 12 marzo, quando ci saranno i dati del monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità, per sapere se e quali nuove misure saranno adottate.
Le indiscrezioni, al momento, dicono che ci potrebbe essere una zona rossa automatica in caso di 250 contagi ogni 100mila abitanti mentre, al momento, è una decisione che spetta alle singole Regioni.
In sintesi, il Governo Draghi potrebbe optare per una delle seguenti ipotesi: zona rossa nazionale per 3/4 settimane; zona zona arancione rafforzata nazionale per 3/4 settimane; zona rossa nazionale solo nei weekend; zona arancione nazionale solo nei nel weekend; coprifuoco anticipato di qualche ora rispetto a quello attuale fissato alle 22 (si parla di 2/3 ore prima).
Ieri, in Italia, i nuovi positivi sono stati 20.765 e i decessi 207. I ricoveri sono aumentati di 477 e le terapie intensive di 34.
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