Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato alla Salute, intervenuto a SkyTg24, ha affermato: “Dal 10 gennaio si torna in presenza a scuola. È verosimile che nei prossimi giorni si arrivi in generale a 100mila contagi al giorno anche se non tutti vanno in ospedale. Per la scuola non vedo un grande problema”.

Sileri ha spiegato, inoltre, che “oltre il 50-60% di tutto il virus che circola attualmente in Italia è dato dalla variante Omicron che, per modalità di diffusione, contagia cinque volte di più delle varianti Delta e Delta plus. In massimo due settimane la Omicron avrà preso il sopravvento sulla popolazione positiva e sarà il virus con cui saremo chiamati a confrontarci”.

Quarantena

Sulla necessità di rivedere le regole delle quarantena, Sileri ha detto: “È auspicabile arrivare a una riduzione, ma non è questo il momento, inoltre dobbiamo attendere il parere del CTS. Attualmente la Delta è la variante responsabile di ricoveri e invii in terapia intensiva, per questo motivo è auspicabile una variazione della quarantena tra 10 giorni da oggi, non oggi. Una revisione della quarantena dovrà essere fatta, quindi, quando la variante Omicron avrà preso il sopravvento sulla delta e i rischi saranno minori. Questo perché Omicron è una variante meno cattiva, forse perché agisce su una popolazione di vaccinati. Su tempistica e immediatezza, allora, aspetterei dati più conclusivi e il parere del CTS”.

Sileri, inoltre, ha confermato che la “stragrande maggioranza delle persone in terapia intensiva sono non vaccinate”. La quarantena potrebbe essere ridotta a “chi ha fatto la seconda dose entro sei mesi e a chi ha fatto la terza dose. Aspettiamo di capire come si comporta la variante Omicron, riduciamo la quarantena – come già è – per i vaccinati e vediamo ancora quanto ridurla e a chi ridurla. Liberiamo poi le persone con il test diagnostico e tra il test molecolare e quello rapido, io consiglierei più il test molecolare”.

Per Sileri “la prima regola da seguire è la sicurezza, non si riduce la quarantena per mandare avanti un sistema lavorativo che va andare in giro un positivo. Dobbiamo agire con una base scientifica: virus meno aggressivo; virus con tempo di incubazione più breve; persona vaccinata con due dosi entro 6 mesi o terza dose; uso spregiudicato di diagnostica affidabile (vedi tampone molecolare). La riduzione della quarantena, in questo senso, è la conseguenza di una base scientifica solida che mette in sicurezza il Paese. Sarà definita tra massimo due settimane, perché aspettiamo i dati mutuati anche dall’esperienza del Regno Unito. Il fatto che la omicron si sia diffusa tanto negli altri paesi ci consente di mutuare la loro esperienza. Per la Befana, o subito dopo, dovremo riuscirci- aggiunge- certamente prima che inizi la scuola”

Richiamo dopo quattro mesi

Infine, sul richiamo dopo quattro mesi, Sileri ha parlato di “opportunità che determina un miglioramento della reattività immunitaria. La terza dose protegge dalla variante Omicron e spero che gli italiani corrano a fare il richiamo da dose booster”.

Articoli correlati