Sergio Abrignani, immunologo, componente del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato: «Lo stiamo addomesticando, ho l’impressione che si stia adattando a convivere con noi. Sembra più simile ai virus dell’influenza che non al virus pandemico conosciuto all’inizio del 2020».

«La buona notizia – ha aggiunto – è che i vaccini funzionano contro la variante Delta. Oltre che gli studi sperimentali lo confermano i dati della Gran Bretagna. Da poche centinaia di nuove infezioni in media al giorno, sono diventati 18mila. Eppure le vittime sono ‘soltanto’ 20. Pochi anche i ricoverati in terapia intensiva, proprio perché gran parte della popolazione è immunizzata».

La cattiva notizia, invece, è che la variante Delta «si sta diffondendo molto rapidamente e in poco tempo ha scalzato la variante Alfa (ex inglese). Succederà anche in Italia. Con quali conseguenze? Se ci faremo trovare vaccinati, la variante avrà un impatto modesto sul piano dei decessi e dei casi di malattia grave».

E proprio riguardo alla protezione dei vaccini in relazione alla nuova variante Delta, Abrignani ha aggiunto: «Una sola dose protegge al 70% dalla variante Alfa mentre contro la Delta funziona al 20-30%. Con due dosi si è protetti al 85-90% dalla Delta e oltre il 95 dall’Alfa».

L’Italia intanto da oggi è tutta bianca: «Se c’è il rischio che la curva dei contagi riprenda ad alzarsi? Mi auguro che la gente lo abbia compreso bene il messaggio. Riaprire non significa sia finito tutto. Il virus circola ancora, oltre 2,6 milioni di ultra sessantenni non sono vaccinati. La letalità sopra gli 80 anni è del 27%, sopra i 70 dell’11% e sopra i 60 del 4%. Dovrebbero bastare queste percentuali per dissuadere da comportamenti non virtuosi».

«Le mascherine all’aperto – ha ricordato l’immunologo – vanno indossate in tutte le situazioni in cui ci sia assembramento, vale a dire trovarsi molto vicini ad altri individui. Al momento esistono le basi epidemiologiche per avere un’Italia tutta bianca. Siamo in fase di netto miglioramento rispetto al mese scorso. Se la situazione dovesse cambiare in peggio abbiamo un sistema strutturato, quello dei colori. È un meccanismo che scatta se i dati dovessero darci indicazioni negative».