Orazio Schillaci, ministro della Sanità, ha annunciato lo stop dell’obbligo alla vaccinazione anti Covid-19 per chi esercita le professioni sanitarie.

Nel dettaglio, Schillaci ha spiegato: “Il provvedimento che abbiamo preso oggi è quello di anticipare al 1° novembre la scadenza dell’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie, che per altre categorie era scaduto il 15 giugno scorso”.

“Innanzitutto oggi il quadro del Covid-19 è mutato rispetto a quando questo provvedimento era stato preso – ha proseguito il ministro- c’è una diminuzione dell’incidenza dei contagi e in particolare l’impatto sugli ospedali continua a essere limitato nei posti in aree mediche e in terapia intensiva. A questo si aggiunge la grave carenza del personale medico e sanitario nei nostri ospedali che deriva da una programmazione sbagliata negli ultimi 10 anni. Aver rimesso a lavorare questi medici e operatori serve a contrastare la carenza”.

Schillaci ha aggiunto di aver firmato l’ordinanza che “proroga l’utilizzo delle mascherine anche in relazione all’influenza stagionale. Non c’è alcun ripensamento contrariamente a quanto detto in questi giorni”.

Quarantena

Shillaci, durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri, a proposito della eventuale riduzione della quarantena, attualmente di 5 giorni, per i soggetti positivi al Covid-19, ha detto: “stiamo lavorando e oggi abbiamo avuto le prime riunioni scientifiche con Istituto superiore di sanità, AIFA ed esperti. Vediamo l’evoluzione del quadro epidemiologico e ogni decisione verrà presa solo nell’interesse dei pazienti”.

Bollettino settimanale

E sul bollettino non più quotidiano ma settimanale: “I dati vengono raccolti tutti i giorni e avere una stima settimanale dal punto di vista statistico ci dà maggiore certezza di ciò che stiamo monitorando rispetto a una valutazione quotidiana. I dati non sono secretati e sono in qualunque momento a disposizione delle autorità ompetenti. Laddove ci fossero variazione importanti da un giorno all’altro, saremmo i primi a comunicarlo”, ha spiegato il ministro.

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