“La Turchia si è offerta di mediare. Se i contatti dovessero aver luogo, avverrebbero in territorio turco”. Così Yuri Ouchakov, consigliere diplomatico del Cremlino.

E ancora: “Erdogan (il presidente della Turchia, n.d.r.) probabilmente inventerà ufficialmente qualcosa”, aggiungendo che si attende una “discussione interessante e utile”. Ushakov ha anche elogiato ancora una volta la posizione della Turchia, che “non si unisce in linea di principio alle sanzioni occidentali illegittime” imposte alla Russia a causa della sua offensiva in Ucraina. Ciò “dà ulteriore impulso al rafforzamento della cooperazione economica russo-turca”.

La Turchia, membro della NATO, molto dipendente dal gas e dal petrolio della Russia, si è subito adoperata per mantenere le sue relazioni con entrambi le parti in conflitto, sin dal 24 febbraio scorso.

Ankara ha anche svolto un ruolo chiave in uno scambio di prigionieri avvenuto il mese scorso nonché nell’accordo tra i due Paesi sull’esportazione di cereali ucraini tramite il Mar Nero e il Bosforo. Per due volte, inoltre, a marzo la Turchia ha riunito i rappresentanti russi e ucraini sul proprio suolo, seppur senza successo.

Erdogan ha pure incontrato Vladimir Putin tre volte negli ultimi tre mesi e parla regolarmente con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Da parte sua, Zelensky ha affermato che non è possibile alcun negoziato con Putin dopo l’annessione di quattro regioni ucraine ma Uskahov ha detto: “Mai dire mai”.

L’Ucraina, però, continua ad avere un forte sostegno dagli Stati Uniti. Il generale Mark Milley, capo dello stato maggiore congiunto degli USA, ha affermato: “Quello che l’Ucraina sta chiedendo e che noi riteniamo possa essere fornito è un sistema aereo missilistico integrato di difesa che non controlla tutto lo spazio aereo dell’Ucraina ma che è pensato per proteggere obiettivi chiave che l’Ucraina ha bisogno di proteggere. Stiamo pensando a un sistema a corto-medio-lungo raggio e bassa-media-alta altitudine. Un mix di tutto ciò può negare l’accesso allo spazio aereo ai velivoli e ai missili russi. Finora gli ucraini sono stati molto efficaci nel respingere la superiorità aerea russa”. Di qui “la necessità di aiutarli a ricostruire e sostenere un sistema aereo missilistico integrato”.