Arriva una boccata di ossigeno per il settore dei call center italiani, in crisi per le perdite di commesse e per la delocalizzazione decisa da alcune aziende. Ieri è stato approvato un emendamento da inserire nel calderone del decreto Milleproroghe richiesto dal Movimento 5 Stelle.

Il provvedimento prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro come sostegno “tampone” ai lavoratori delle imprese in crisi tra le quali Almaviva che nei giorni scorsi ha chiesto la proroga fino al mese di settembre della cassa integrazione.

“Era nostro dovere – dicono Davide Aiello, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso, Filippo Perconti e Adriano Varricain una nota – dare un segnale di attenzione, in attesa di soluzioni strutturali, ai lavoratori del comparto, come quelli di Almaviva, che da mesi vivono un futuro incerto. Al tavolo ministeriale, insieme alle parti interessate, – spiegano i parlamentari Cinquestelle – la contrattazione prosegue per definire il futuro del settore. Il M5S segue con la massima attenzione la crisi di Almaviva con l’obiettivo di tutelare i lavoratori, in sinergia con il Ministero del lavoro”.

Andrea Antonelli, presidente di Almaviva, ad inizio febbraio ha aperto la trattativa con le istituzioni, chiedendo la continuità della cassa integrazione, in scadenza al 31 marzo, da aprile a settembre e puntando l’attenzione sulla riconversione e riqualificazione del call center palermitano.

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