È passata, con soli 95 voti a favore, la richiesta di fiducia posta dal governo al Senato sulla risoluzione di Pier Ferdinando Casini. I voti contrari sono stati 38 e nessun astenuto. Quindi, hanno votato solo 192 senatori ma i votanti sono stati 133.  Il quorum è stato garantito dalla presenza in aula dei senatori del MoVimento 5 Stelle che, come annunciato, non hanno partecipato al voto. Così come deciso da altri partiti, come la Lega e Forza Italia.

Si è appreso che il premier Mario Draghi non salirà al Quirinale stasera. Il presidente del Consiglio ha lasciato Palazzo Chigi diretto nella sua abitazione e non al Colle, dove dovrebbe recarsi nella giornata di domani, giovedì 21 luglio.

Parlando al TG1, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha affermato: “È evidente che si è interrotto un percorso di fiducia. Credo che soprattutto oggi gli italiani guardino sgomenti alle loro istituzioni, al Parlamento e alle forze politiche che hanno deciso di anteporre loro interessi e cominciare la campagna elettorale”.

Si è appreso, infine, che, al termine del voto di fiducia in Senato, c’è stata una telefonata tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Ne hanno dato notizia fonti di Fratelli d’Italia e Forza Italia (che ha perso un pezzo: Maria Stella Gelmini ha annunciato di avere deciso di lasciare il partito).

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