Mario Draghi, presidente del Consiglio dei Ministri, è intervenuto alla Scuola Secondaria Inferiore Dante Alighieri di Sommacampagna, comune della provincia di Verona.
Guerra in Ucraina
Draghi ha detto: “L’ultima volta che ho parlato con Putin ho iniziato dicendo ‘la chiamo perché voglio parlare di pace’ e mi ha detto non è il momento. ‘La chiamo perché vorrei ci fosse un cessate il fuoco, non è il momento’. ‘La chiamo perché forse solo voi due potete risolvere la questione… non è il momento’. Parlando con Biden gli ho detto che forse è solo da lui che Putin vorrebbe sentire una parola e il suggerimento ha avuto più fortuna perché l’indomani non lui ma il ministro della Difesa americano e quello russo si sono sentiti”.
Il premier ha rimarcato che “i cittadini russi non sono colpevoli per quello che fa il loro governo, sono come noi e non li dobbiamo considerare come nemici”. Rivolgendosi agli studenti, Draghi ha detto: “Noi italiani viviamo questa guerra di riflesso, da lontano e mi chiedo cosa si può fare oltre che aiutare l’amico. Quello che si deve fare è cercare la pace, fare in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare”.
E ancora: “Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo bene in mente. Come quando uno per strada è grosso grosso e dà uno schiaffone a uno piccolo. Quello che è successo è che il piccolino adesso è più grande e si ‘ripara’ dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà“.
Mascherine a scuola
Draghi ha anche parlato di mascherine a scuola: “Spero che l’anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire”.
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