E’ appena passata la mania di invecchiarsi attraverso Faceapp, che dalla Cina si annuncia una nuova moda: quella di dare il proprio volto a protagonisti di film o  serial tv. E non mancano, nemmeno questa volta, i dubbi sulla privacy.

L’app cinese si chiama Zao e consente di sovrapporre la nostra faccia ai personaggi dei film più amati, di trasformarsi nel Di Caprio che dichiara il suo amore a Rose, in Titanic, o nella Marilyn Monroe che fa sventolare la sua gonna sulle grate della metropolitana di New York in Quando la moglie è in vacanza. Sembra che la nuova app, per adesso disponibile soltanto in Cina, abbia avuto milioni di download, e non stupisce, visto quel che è successo appena poche settimane fa, da noi, con l’applicazione russa che ci mostrava invecchiati di decenni. Chi non ha ceduto alla tentazione di condividere sui social la propria faccia stravolta dalle rughe, in una trasformazione credibile dalla somiglianza con i nostri tratti?
Scrive l’agenzia internazionale Reuters che Zao è stato caricato sull’App Store cinese in Cina venerdì e è diventato immediatamente virale. Secondo un post dei produttori di app su Weibo, un social cinese simile a Twitter, i server di Zao si sono quasi schiantati a causa dell’aumento del traffico.

Usare Zao è semplicissimo, esattamente come FaceApp: con il numero di telefono si scarica la app e si caricano le immagini del proprio viso, usando le fotografie scattate con lo smartphone.

Si può quindi scegliere tra una serie di video di celebrità su cui sovrapporre il nostro viso e condividere i video sui social. Oltre alle celebrità cinesi, altri volti famosi dell’app sono, appunto, Leonardo Di Caprio e Marilyn Monroe.

Manco a dirlo, l’app è diventata virale e subito sono sorti i dubbi sulla tutela della privacy, esattamente come per l’applicazione che ci invecchiava.

Una sezione del contratto con l’utente dichiara che i consumatori che caricano le proprie immagini su Zao accettano di rinunciare ai diritti di proprietà intellettuale sul proprio volto e consentono alla app di utilizzare le proprie immagini per scopi di marketing.

Zao ha specificato su Weibo che approfondirà questo aspetto, per far fronte a tali preoccupazioni.

“Comprendiamo a fondo l’ansia che le persone hanno nei confronti della privacy”, ha affermato la società, come riporta la Reuters. “Abbiamo ricevuto le domande che ci hai inviato. Correggeremo le aree che non abbiamo preso in considerazione”.

 

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