Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha confermato a Radio Capital la decisione di candidarsi al Senato, pur escludendo “nel modo più assoluto” la presidenza di Palazzo Madama: “Guiderò la campagna elettorale con la stessa dedizione di quando sono sceso in campo 28 anni fa. Rivincita? No, non penso alle vendette, allora è stata la sinistra, io avevo una sentenza di frode fiscale di 7 milioni, quando avevo pagato 550 milioni di tasse. Hanno utilizzato la legge Severino in modo contrario alla Costituzione”.

Difendendo la flat tax, la tassa fissa da applicare sul reddito dichiarato dai professionisti e delle imprese, Berlusconi ha rivelato: “Ci sono 57 paesi che adottano la flat tax”, tra cui “Russia, Albania, Hong Kong. Alla Russia la consigliai io stesso”, aggiungendo: “Sono convinto che la flat tax si farà, è lo strumento più efficace per lo sviluppo. La flat tax ha tantissimi effetti benefici, produce al terzo anno delle entrate del 30% in più rispetto all’anno in cui è stata applicata”.

Berlusconi ha anche insistito sul suo contributo al via libera del PNRR: “Ho fatto di tutto per convincere gli amici europei, del partito popolare, ho ricevuto rassicurazioni che poi hanno portato al piano di recovery”.

Il presidente di Forza Italia ha parlato pure di presidenzialismo che “esalta la democrazia, in Francia e Stati Uniti non è possibile quello che è successo in Italia, che dopo il mio governo non c’è stato alcun governo eletto dal popolo”. Inoltre, “Se entrasse in vigore presidenzialismo, Mattarella dovrebbe dimettersi, poi magari potrebbe essere eletto di nuovo”. “Una mia candidatura? Mah, restiamo alle cose attuali…”.

Sul terzo polo, Berlusconi è stato lapidario: Carlo Calenda e Matteo Renzi “non sono nel cuore degli elettori, non penso che possano sottrarre voti a Forza Italia”.

Infine, a proposito di Vladimir Putin, Berlusconi non si tirerebbe indietro nel tentare un contatto “se servisse per una soluzione diplomatica, la situazione è molto negativa per tutti, anche per Putin, è venuto fuori pure che l’invincibile armata russa non è poi così invincibile”.

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