Carlo Calenda, leader di Azione e del Terzo Polo, alleato di Matteo Renzi, su Twitter ha scritto: “Le pagliacciate di Matteo Salvini a Pontida, le posizioni sempre più aggressive della Meloni sull’UE preparano la tempesta perfetta per l’Italia, in caso di vittoria della destra. Basta ascoltare gli interventi per capire che sono totalmente inadeguati per gestire il Paese”.

Draghi

Calenda, intervistato da Radio Popolare, ha parlato di Mario Draghi, attuale premier e ‘raccomandato’ dal Terzo Polo anche per il prossimo esecutivo qualora il risultato delle elezioni del 25 settembre non dovesse restituire una maggioranza netta: “Così come Mattarella si è sacrificato per il bene della Patria, la stessa cosa farebbe anche Draghi”.

Il diretto interessato, però, ha detto di no a un bis: “Draghi ha risposto nell’unico modo possibile, se avesse detto sì oppure se non avesse risposto sarebbe successa l’Apocalisse. Ha fatto una cosa molto simile a ciò che ha fatto Mattarella, che effettivamente non voleva rimanere, così come Draghi non vuole tornare dopo quello che ha subito, ma se noi prenderemo tra il 10 e il 14 per cento, la destra non potrà formare un governo e bisognerà farne uno di larga coalizione, questo governo potrà essere presieduto da Mario Draghi, così come Mattarella si è sacrificato per il bene della patria, lo stesso farà Draghi”.

Rapporti con il Partito Democratico

Calenda ha poi chiarito: “Il mio obiettivo non è distruggere il PD. Io non capisco più il Partito Democratico, Letta ha sbagliato tutta la campagna elettorale, cercando una polarizzazione che con quattro poli non si può fare, doveva scegliere tra il CLN, il Comitato di Liberazione nazionale con Cinque Stelle, o continuare l’Agenda Draghi con noi, ha scelto un misto delle due cose. Il mio obiettivo non è distruggere il Pd, in tutti i paesi civili c’è un grande partito socialista, in Italia si è spinto troppo verso il populismo, spero che torni un partito socialdemocratico, ma non ci conto molto”.

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