Mancano soltanto cinque giorni alle politiche e la campagna elettorale si fa sempre più intensa e senza esclusioni di colpi. Come armai capita da alcuni anni, gli elettori, in particolare gli indecisi, usano il web per approfondire temi e conoscere le ultime dichiarazioni dei leader, magari con l’obiettivo di risolvere definitivamente i dubbi su quale simbolo barrare al seggio. E la domanda sorge spontanea: chi sono quelli più ricercati sui motori di ricerca?
Per la risposta, abbiamo usato SeoZoom, un sito che consente di analizzare i volumi di ricerca e l’andamento delle parole chiave, molto utilizzato dagli addetti ai lavori. Ecco cosa abbiamo scoperto, puntando sulla classica accoppiata ‘nome e cognome’.
E ora è il turno Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle. Ebbene, è il leader tra i leader più ricercato del web: 450.000 di volume (ed è risaputo che il M55 è storicamente forte su internet) e 21,30 milioni di pagine indicizzate con quest’ultimo dato che, naturalmente, risente del suo doppio incarico come presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Terzo Polo è la novità di queste elezioni, formato da Azione e Italia Viva. Cominciamo con Carlo Calenda, il leader di questa coalizione: 1.300 di volume (quindi, solo meglio di Bonelli e Fratoianni) ma 4,17 milioni di pagine indicizzate. E Matteo Renzi, ex premier, ex segretario del PD, ex sindaco di Firenze? 90.500 volume (pertanto, più di Berlusconi e Meloni) e 6,68 milioni di pagine.
Infine, l’outsider con un gran seguito nel web: Gianluigi Paragone, leader di Italexit. L’ex senatore pentastellato ha un volume di ricerca medio mensile di 33.100 e 536mila pagine indicizzate. Un buon risultato, segno anche (e soprattutto) di una proficua attività sul web.
Quindi, non c’è partita sui motori di ricerca tra il centrodestra e il centrosinistra. Sommando in modo elementare i volumi, infatti, il risultato è questo: 495.600 contro 48.220. Cosa significa questo? Che i leader del centrodestra hanno maggiore attrattività rispetto a quelli del centrosinistra, anche per un lavoro più intensivo sui social e, quindi, sul web. E attenzione, ovviamente, ai dati di Giuseppe Conte e Gianluigi Paragone che potrebbero tradursi in un buon consenso ai seggi. Infine, il Terzo Polo: nonostante il leader dichiarato sia Calenda, il nome più trend resta quello di Renzi…