Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ha (naturalmente) commentato le parole del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sul presidenzialismo e sulle dimissioni conseguenti del Capo dello Stato Sergio Mattarella se la riforma dovesse passare.
Letta, intervistato dal direttore de La Stampa, Massimo Giannini, ha dichiarato: “La destra si è messa insieme su alcuni obiettivi evidenti ed espliciti. Quello di oggi (sulla riforma del presidenzialismo, n.d.r.) è esplicito. Berlusconi l’ha esplicitato e gli elettori l’hanno colto nella sua gravità, e non perché il presidenzialismo sia un fattore di autocrazia e dittatura, in altri Paesi esiste. Ma nel nostro Paese il presidenzialismo è un errore profondo”.
Letta ha aggiunto: “Bolsonaro, Orban, Trump danno tutti lo steso messaggio, quello dell’uomo forte, radicalmente contrario alla nostra Costituzione che prevede molti equilibri. Preferisco il sistema italiano a quello francese. Là hanno regolarmente dei sommovimenti sociali che la politica ha difficoltà a rappresentare, da noi il Parlamento svolge quel ruolo. I gilet gialli sono entrati in Parlamento dai noi”.
Letta ha, infine, ribadito che il rappoto con il MoVimento 5 Stelle è chiuso: “Sì, per queste elezioni mi sembra che ormai ci siamo. La campagna elettorale riserverà sorprese ma non su questo”. “Senza il sostegno del M5s – ha evidenziato Letta – il governo Draghi non ci sarebbe stato. Se Conte ha scelto di interromperla adesso, è bene che prosegua almeno l’evoluzione di chi ha deciso di non seguirlo”.
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