Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenuta a Non Stop News su RTL 102.5, ha commentato la rottura del patto elettorale tra Azione e Partito Democratico.

Per la Meloni si è trattato di un banale “calcolo elettorale”. Nel centrosinistra c’è “uno spettacolo abbastanza tragicomico, che racconta bene su quali basi muovono le alleanze tra i nostri avversari. Quando ci si muove sui contenuti le soluzioni si trovano facilmente, dall’altra parte invece l’unica idea compatibile è ‘battiamo la destra’ e quindi ecco la santa alleanza con dentro tutto e il contrario di tutto. Per fare cosa, poi? Non si capisce. Noi invece stiamo facendo campagna elettorale dicendo quello che vogliamo fare noi. Calenda ritiene che fuori dalla coalizione di centrosinistra può fare meglio. Marciare divisi per colpire uniti, nel caso dopo si mettono insieme”.

Meloni premier

“Se Fratelli d’Italia dovesse prendere più voti alle prossime elezioni il nome per la presidente del Consiglio è il mio. Perché Meloni no? Le regole nel centrodestra sono chiare”, ovvero la coalizione proporrà al Capo dello Stato Sergio Mattarella il nome del leader del partito che avrà ottenuto più consensi il 25 settembre.

E ancora: “A me non interesse arrivare al governo, ma governare, per cinque anni. Cercherò di ottenere il miglior risultato possibile, non faccio previsioni, lo decideranno gli italiani”.

Migranti

Giorgia Meloni ha detto: “I Decreti Salvini io li ho votati, si figuri se non sono d’accordo. Ma abbiamo visto che quando le navi partono e si trovano in mare si crea un problema, quello che qualche magistrato in momdo incomprensibile ha usato per mandare Salvini a processo. Quindi io ho sempre ritenuto che la soluzione migliore è bloccare le partenze, non gli arrivi. Sul tema del blocco navale, tanti continuano a ripetere una cosa sentita da altri, ma dimenticano che c’era una proposta UE in accordo con le autorità libiche. La UE trattò con Erdogan dando 6 miliardi alla Turchia per fermare gli immigrati della rotta balcanica che davano fastidio alla Germania. Perché qualcuno spiega perché non si è trattato con la Libia?”.

Inoltre, “si può trattare tranquillamente con le autorità libiche. Non ci si fida della gestione degli hot spot sul piano umanitario? Bene, lo fa la comunità internazionale”.

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