Matteo Salvini, leader della Lega, apre all’energia nucleare in Italia.
L’ex vicepremier, a margine di un incontro all’ospedale Niguarda di Milano, ha detto: “L’unico modo per arrivare a pagare meno la bolletta della luce è riprendere il treno del futuro, del progresso, della scienza e l’Italia è l’unico dei grandi Paesi al mondo che dice no al nucleare per ideologia”.
I numeri “dicono che il nucleare di ultima generazione è la forma di energia più pulita – perché non produce neanche scorie – e più sicura dal punto di vista degli incidenti sul lavoro e per i cittadini”. Salvini ha spiegato che, dalla posa della prima pietra fino alla completa realizzazione delle strutture occorrono sette anni, quindi, “se mai si comincia, mai si arriva”.
Poi, la promessa: “Se vinciamo le elezioni, dal primo gennaio 2023 nell’arco di sette anni potremmo produrre energia a minor costo rispetto a quella di oggi. In Europa ce ne sono più di 100 operative, 50 solo in Francia”.
Centrale nucleare in Lombardia? Per Salvini “saranno i cittadini a decidere, ma ne servirebbero tante”, sottolineando che “ci sono tanti termovalorizzatori in Lombardia, più di dieci, che portano ricchezza, puliscono le città e danno valore aggiunto e lavoro”. A dire no “sono rimasti solo i 5 Stelle e parte della sinistra. No al nucleare, no ai termovalorizzatori, no a tutto”, ha concluso il leghista.
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