- Moderna, l’EMA dà l’ok alla terza dose del vaccino per immunodepressi over 12.
- Cos’ha detto Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna.
- La nota della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCEO).
L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) «ha autorizzato la terza dose del vaccino» anti Covid-19 «Spikevax, somministrato almeno 28 giorni dopo la seconda, in soggetti gravemente immunodepressi over 12».
Lo ha comunicato Moderna in una nota. «Riconosciamo la necessità di proteggere gli individui immunocompromessi che sono a più alto rischio di sviluppare una malattia grave se contagiati – ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna – È promettente vedere che alcuni studi dimostrano come una terza dose del vaccino Moderna può migliorare la risposta immunitaria in questa popolazione così importante».
In particolare, uno studio randomizzato in doppio cieco su 120 pazienti sottoposti a interventi di trapianto di organo solido (cuore, rene, rene-pancreas, fegato, polmone e pancreas) «ha dimostrato – ha sottolineato Moderna – che una terza dose del vaccino Moderna ha migliorato la risposta in questi pazienti, rispetto a chi ha preso il placebo».
FNOMCEO: «Terza dose può ridurre di 10 volte contagi tra i sanitari»
A proposito di terza dose a immunodepressi e a over 18, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCEO), Filippo Anelli, ha affermato che «è un’arma in più per controllare il virus. E se serve si può fare. È chiaro che per i sanitari, più a rischio contagio, c’è una ragione in più: oggi abbiamo dai 1.500 ai 2mila operatori al mese che si infettano, facendo la terza dose invece di 2mila ce ne sarebbero presumibilmente 200».
«L’autorizzazione dell’Ema – continua Anelli – dà la possibilità al ministero della Salute di poter utilizzare quest’arma in maniera abbastanza flessibile in ragione dei gruppi di popolazione più a rischio. E là dove dovesse esserci una possibilità di ripresa di circolazione del virus».
Anelli ha appoggiato anche la battaglia dei camici bianchi del gruppo ‘Medici ed odontoiatri liberi professionisti per vaccinazione Covid 19’, che hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, al commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo e al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere la terza dose di vaccino anti Covid per tutti i sanitari che vogliono farla, senza distinzione tra operatori del Servizio sanitario nazionale e liberi professionisti e con criteri uniformi in tutto il Paese: «I sanitari vanno considerati nella loro globalità, senza distinzioni di sorta», ha concluso Anelli.
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