Un parente malato che necessita di assistenza continua. Fratelli, sorelle, genitori o anche amici che scelgono di assisterlo mettendo in secondo piano la loro salute rispetto all’impegno che hanno assunto. Sono i caregiver e, secondo una indagine condotta nell’ambito del lancio della campagna internazionale di sensibilizzazione Embracing Carers, oltre la metà di loro (il 59%) sente che la propria salute fisica ha risentito negativamente per il ruolo svolto.

L’indagine internazionale, che ha coinvolto sette paesi, tra cui l’Italia, ben 3516 persone non retribuite e presenta un quadro chiaro delle difficoltà che i caregiver devono affrontare in Italia e nel resto del mondo. L’obiettivo di Embracing Carers è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza fondamentale che i caregiver hanno nella vita dei pazienti.

Dall’indagine è emerso anche che mentre un terzo (33%) ha anteposto la salute della persona di cui si occupa alla propria, più di un quinto (21%) afferma di avere difficoltà a chiedere aiuto per occuparsi della propria salute.

Nonostante mettano le proprie esigenze di salute in secondo piano, più di 7 caregiver italiani su 10 (71%) sentono di essere sostenuti in questo loro ruolo dalle autorità / servizi sanitari locali, con un 84% che afferma di sentirsi sostenuto dal proprio Medico di Medicina Generale / specialista / infermiere / psicoterapeuta. Tuttavia, queste cifre non riflettono l’opinione che i caregiver hanno del sostegno che ricevono dalle istituzioni nazionali, con il 56% che afferma di non sentirsi sostenuto nel proprio ruolo di prestatore di assistenza.

Per quanto riguarda le condizioni di benessere psicologico dei caregiver –  come stati di depressione, ansia o stress – conseguenti al loro ruolo assistenziale, si rileva una differenza tra zone rurali e urbane: quasi due terzi (63%) dei caregiver rurali dicono di aver avvertito la necessità di cure mediche o supporto rispetto a meno della metà (44%) nelle aree urbane.

Embracing Carers segna l’inizio di un’iniziativa che continuerà negli anni con l’obiettivo di garantire un supporto più efficace ai caregiver, e il dovuto riconoscimento del loro ruolo in tutto il mondo. Le prime azioni di questo progetto sono finalizzate a sostenere le infrastrutture assistenziali realizzando il Carer Kit IACO (International Alliance of Carer Organizations – Associazione Internazionale delle Organizzazioni di Assistenza); riunire le organizzazioni dei caregiver in tutto il mondo e fornire la propria consulenza per incrementare il sostegno ai caregiver ed il riconoscimento del loro ruolo; sviluppare delle “call to action” per estendere l’impegno di tutte le parti interessate, aumentare la consapevolezza globale delle difficoltà che devono essere affrontate, promuovere azioni legislative e interfacciarsi con i sistemi sanitari.