Contrario solo FdI. I boss dovranno dimostrare l'assenza di collegamenti con i clan

Ergastolo ostativo, dalla Commissione Camera ok al testo base della riforma

Dopo mesi di attesa e dibattito, la commissione Giustizia della Camera ha votato il testo base della riforma dell’articolo 4 bis dell’Ordinamento penitenziario, il cosiddetto ergastolo ostativo. Ne dà notizia il presidente della commissione Giustizia e relatore del provvedimento Mario Perantoni, deputato del Movimento Cinque Stelle. La riforma è stata sollecitata dalla Corte costituzionale, che ha dichiarato illegittima l’attuale normativa, cioè il divieto di concedere permessi premio ai condannati per delitti di mafia e terrorismo che non collaborano con la giustizia.

Votano tutti tranne Fdi

“Il testo – spiega Perantoni – interviene con il fine di recepire l’orientamento della Corte costituzionale che chiede una revisione della norma attuale. Abbiamo trovato una mediazione tra i valori espressi dalla Consulta e la necessità di mantenere il rigore nei confronti della detenzione dei boss mafiosi, un obiettivo per noi irrinunciabile. Renderò presto noto il termine per la presentazione degli emendamenti”.

In Commissione hanno votato in favore dell’adozione del testo base tutti i gruppi tranne Fratelli d’Italia.

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M5S, “è un punto di partenza”

“L’approvazione del testo base per la riforma dell’ergastolo ostativo – affermano in una nota congiunta i parlamentari M5S della commissione Antimafia – è un punto di partenza. Presenteremo emendamenti per migliorare ulteriormente il testo. Non si deve fare nessun passo indietro o indebolire un regime carcerario fondamentale per il contrasto alle mafie. Lo dobbiamo alle troppe vittime innocenti, ai servitori dello Stato caduti nel compimento del loro dovere. È fondamentale ora continuare un lavoro serio e costruttivo con tutte le forze politiche per arrivare entro maggio 2022 all’approvazione del testo definitivo”.

Evitare beffa prima del trentennale delle stragi del ’92

I boss dovranno dimostrare l’assenza di collegamenti con i clan. Dunque sembra che nessun premio verrà concesso ai mafiosi ergastolani al 41bis. Ma la strada per la riforma è ancora in salita. Solo un primo punto di partenza oggi.

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Il termine ultimo per approvarla sarà maggio 2022, proprio in concomitanza con il 30° anniversario con le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il Parlamento deve fare presto, per evitare che boss mafiosi del calibro dei fratelli Graviano o Leoluca Bagarella possano ottenere permessi premio, nonostante la condanna all’ergastolo.

 

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