Nella notte di sabato scorso, 4 settembre, un camionista di 47 anni è morto nell’autocisterna del suo camion dove era sceso forse per recuperare una guarnizione caduta. Il dramma è avvenuto a Fidenza, in provincia di Parma, sul retro dello stabilimento Giotti, importante azienda di imbottigliamento.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il camionista – Massimo Amici, residente nel Maceratese – dopo aver scaricato del vino, stava arieggiando il mezzo quando è sceso dalla botola superiore ed è rimasto probabilmente asfissiato. Oltre ai militari sono intervenuti vigili del fuoco e 118 ma inutili sono stati i tentativi di rianimarlo. Il mezzo è stato sequestrato.

Sul luogo della tragedia è intervenuto anche il pm di turno della Procura di Parma, Andrea Bianchi e l’ispettorato del lavoro, per le verifiche. La salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Non si può ancora escludere che possa avere avuto un malore. Sul caso stanno lavorando i carabinieri e la Medicina del lavoro dell’Azienda Usl di Parma. Il 47enne risulta essere proprietario della motrice del mezzo.

Sono stati alcuni addetti e un altro camionista ad accorgersi di quello che era successo, notandolo privo di sensi all’interno della cisterna. Il corpo è stato estratto dai vigili del fuoco.

«Apprendiamo con dolore dell’incidente mortale avvenuto in un’azienda di Fidenza che ha coinvolto un lavoratore di 47 anni. Ancora una volta dobbiamo contare decessi in luoghi di lavoro. Al di là delle verifiche sull’accaduto che spettano agli organismi competenti, Cgil, Cisl e Uil provinciali devono constatare un fatto gravissimo accaduto ad un lavoratore della nostra provincia». Lo scrivono i sindacati confederali di Parma, dicendo che i lavoratori devono «essere messi nella condizione di sapere percepire il rischio e al contempo l’organizzazione del lavoro deve essere improntata alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».

L’auspicio è che gli organi di vigilanza «rafforzino il percorso di controlli quotidiani e mirati, a garanzia della sicurezza, considerando che anche il nostro territorio e’ stato teatro di incidenti gravissimi e luttuosi in questo 2021. La preoccupazione e il richiamo non possono durare per il solo tempo dettato dalle circostanze. Il Governo deve individuare ed impostare politiche pro attive, a partire dalla diffusione delle buone prassi fino alla necessaria individuazione di interventi normativi che permettano di praticare in modo diffuso prevenzione, informazione, formazione e controllo».