C’è dell’ottimismo in giro sulla pandemia di Covid-19. In Italia, ad esempio, l’infettivologo Pierluigi Lopalco ha affermato ieri, martedì 18 gennaio, che l’emergenza sanitaria potrebbe persino concludersi il prossimo mese.

Tuttavia, Tedros Adhanon Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha replicato che non è proprio così.

Il 56enne etiope, che guida l’OMS dal 2017, ha insistito sul fatto che la variante Omicron del Covid-19 non è “benigna”, andando contro l’idea generale che si sta assestando. In una conferenza stampa, il direttore dell’OMS ha voluto avvertire tutti i Paesi che nessuno di loro è fuori dai guai: “Omicron continua a diffondersi nel Pianeta. Non commettiamo errori. Omicron sta causando ricoveri e decessi e anche i casi più lievi stanno sopraffacendo le strutture sanitarie. Questa pandemia è tutt’altro che finita e data l’incredibile crescita di Omicron in tutto il mondo, è probabile che compariranno nuove varianti”.

Mentre alcuni Paesi, con un’elevata copertura vaccinale, sembrano aver raggiunto l’apice di questa quinta ondata e possono legittimamente aspirare a giorni migliori, Tedros Adhanom Ghebreyesus è stato molto più pessimista sui Paesi che non hanno ancora abbastanza accesso ai vaccini: “Le persone sono più a rischio di soffrire di forme gravi della malattia o di morire se non sono vaccinati”.

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