La Finlandia da domani, martedì 4 aprile, sarà ufficialmente un membro della NATO. Lo ha annunciato l’ufficio della presidenza finlandese.
Il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha confermato la notizia: ”La bandiera della Finlandia sarà issata fuori dal quartier generale della NATO domani, quando diventerà il 31esimo membro dell’Alleanza occidentale”.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiani, ha commentato: “È stato un errore da parte della Russia invadere l’Ucraina“, e “la preoccupazione per una posizione così aggressiva ha portato Finlandia a Svezia a guardare alla NATO come forza politica e militare capace di proteggere la loro indipendenza e sicurezza”. “Nessuno vuole che scatti l’articolo 5 e tutti vogliamo la pace”, ha chiarito Tajani, puntualizzando allo stesso tempo: “Non esiste pace senza giustizia e non c’è giustizia senza l’indipendenza dell’Ucraina”.
La reazione del Cremlino
La Russia rafforzerà le sue difese nell’ovest e nel nord-ovest del Paese in risposta all’ingresso della Finlandia nella NATO.
Così il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko all’agenzia Ria Novosti. “Parte delle misure – ha aggiunto Grushko – sono già stata annunciate. Rafforzeremo il nostro potenziale nelle direzioni ovest e nord-ovest. Se forze e mezzi di altri membri della NATO verranno dispiegati sul territorio finlandese, adotteremo passi ulteriori per garantire la sicurezza militare della Russia”.
E la Svezia?
Al momento, resta esclusa dall’alleanza la Svezia a causa del veto della Turchia. Tuttavia, secondo Stoltenberg, “ritengo che anche la Svezia possa diventare membro a pieno titolo dell’Alleanza” perché Stoccolma “ha mantenuto gli impegni contenuti nel memorandum” firmato con la Finlandia e la Turchia al summit di Madrid e per questo “credo che la sua adesione debba essere ratificata”.
“Quando ci sono delle differenze, bisogna sedersi a un tavolo, consultarsi e andare avanti”, ha aggiunto Stoltenberg, rimarcando di “condividere alcune delle legittime preoccupazioni della Turchia sulla sicurezza”, ma la “Svezia e la Finlandia hanno concordato di lavorare insieme sulla lotta al terrorismo” e “su leggi più dure”.
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