In Florida, negli Stati Uniti d’America, la polizia ha pubblicato la foto segnaletica di un bambino di 10 anni, nonché le immagini del suo arresto, accusato di avere minacciato di sparare a scuola e di uccidere tutti. Lo sceriffo ha descritto cla misura come giusta ai danni di un presunto criminale.

Carmine Marceno, sceriffo della Contea di Lee, ha raccontato: “il suo cervello non è completamente sviluppato e ho dovuto dirgli: quando un bambino di 10 anni preme il grilletto, le conseguenze sono le stesse, indipendentemente all’età”.

Appena la scorsa settimana il 18enne Salvador Ramos ha ucciso 19 studenti e due insegnanti in una scuola di Uvalde, in Texas. Sulla scia di quanto successo, si sono intensificate in tutti gli USA le operazioni per prevenire altri massacri.

La polizia ha anche diffuso il nome – noi lo chiameremo D. – e la scuola del bambino: frequenta la quinta elementare di una scuola di Cape Coral ed è stato arrestato sabato scorso, 28 maggio, per avere minacciato una strage tramite un messaggio di testo che è stato poi inoltrato alla polizia da un informatore.  Il bambino è stato portato via con le manette ai polsi e con le mani dietro alla schiena.

Lo sceriffo ha raccontato alla stampa che D. ha anche condiviso sui social media una foto di quattro fucili d’assalto che ha detto di avere acquistato e, rivolgendosi a un amico, gli ha riferito di “prepararsi per la giornata dell’acqua”, riferendosi a un evento della scuola in cui gli studenti avrebbero partecipato ad attività acquatiche.

“Non abbiamo aspettato un secondo – ha affermato lo scerifo Marceno – Indaghiamo su ogni minaccia come se fosse reale. Abbiamo tolleranza zero. Così i nostri figli saranno al sicuro, qualunque cosa accada”. “Quello che dobbiamo fare – ha proseguito – è invitare i genitori a sedersi con i figli. Dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire questo tipo di problemi e non ignorare i campanelli d’allarme”.

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