“Quanto ha speso il Viminale per realizzare i siti per il monitoraggio dei Fondi Pon Sicurezza 2007/2013? Una bella domanda considerando che parliamo di un monte di 1 miliardo 158 milioni di cui non si sa nulla, dato che i siti non sono funzionanti”. È la dura accusa lanciata da Riccardo Nuti, che ha presentato a riguardo un’interrogazione rivolta al ministro Marco Minniti.
“Forse non tutti sanno che il Pon (Programma Operativo Nazionale) Sicurezza – spiega Nuti – per il settennio precedente prevedeva una dotazione di oltre un miliardo; fondi questi gestiti dal Viminale e diretti a cinque Regioni meridionali – Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Campania – per progetti legati, tra le altre cose, all’antiracket, alla ristrutturazione dei beni confiscati o, ancora, alla formazione e alla dotazione delle Forze di Polizia». «Peccato – attacca Nuti – che il sito del ministero relativo a questi fondi (http://www.interno.gov.it/it/progetti-pon-sicurezza) è oggi praticamente vuoto, mentre i due siti esterni creati ad hoc (http://sicurezzasud.interno.gov.it/, http://www.sicurezzasud.it/) non sono nemmeno funzionanti. Questa è la ragione per cui vogliamo sapere da Minniti chi ha realizzato i siti, per quali costi e perché oggi non sono minimamente raggiungibili. Domande lecite e risposte doverose, considerando che ora il rischio è che nemmeno per i prossimi progetti, che saranno finanziati con i circa 377 milioni del Pon Legalità 2014/2020, ci sarà trasparenza”.
Nuti conclude: “È inammissibile che i cittadini non sappiano che fine abbiano fatto 1,158 miliardi di euro di soldi pubblici e potrebbero non sapere che fine faranno ulteriore 377 milioni nei prossimi anni. Saranno finiti a progetti socialmente lodevoli? Saranno stati utilizzati per opere di legalità? Lo speriamo tutti, ma senza dati pubblici è impossibile dirlo con certezza. Caro Minniti, attendiamo risposta. Altrimenti saremo costretti a ribattezzare il suo ministero, ‘mistero dell’Interno'”.
Commenta con Facebook