Salgono Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle mentre scendono Partito Democratico, Azione Italia Viva, la Lega e Forza Italia. A dirlo è un sondaggio realizzato da SWG per conto di La7 che mostra gli orientamenti del voto. L’indagine è condotta con tecnica mista su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra i due e il 7 novembre del 2022.

Il partito della Meloni avanza tra i partiti di destra

Il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, è il primo partito e si attesta al 29,4%, al 7 novembre, salendo nelle preferenze dello 0,3%. Il MoVimento 5 Stelle è il partito che sembra salire più degli altri con un trend di +0,5%, attestandosi al 16,8%.

Il Pd continua a scendere nelle intenzioni di voto degli italiani

Il terzo è il Partito Democratico secondo il sondaggio di La7 il sondaggio e scende dallo 0,3%, attestandosi al 16%. Il quarto posto nella classifica dei partiti italiani è Azione – Italia Viva, i partiti che compongono il cosiddetto terzo polo. Secondo le opinioni degli italiani, scende dallo 0,2%, piazzandosi come quarto partito, all’8,4%.

I voti di Forza Italia e Laga verso FdI

Le preferenze del centro-destra sembrano spostarsi verso Fratelli d’Italia visto che a scendere sono anche Lega e Forza Italia. Secondo le opinioni degli italiani la Lega di Matteo Salvini cala dello 0,2%, il partito in Italia è al 7,7%. A scendere è anche il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, che in Italia occupa al momento il sesto posto nella classifica delle preferenze degli italiani piazzandosi 6,3% con una discesa dello 0,2%.

In Sicilia Fratelli d’Italia aspira alla

Intanto Fratelli d’Italia in Sicilia lavora per eleggere il Presidente dell’Ars che avverrà subito dopo che si insedieranno gli ultimi deputati regionali. Finiti i passaggi nella giornata di oggi si va verso la prima seduta che prevede l’elezione del presidente dell’Ars.  Favorito numero uno per prendere il testimone da Gianfranco Miccichè è il deputato catanese Gaetano Galvagno, trentasettenne deputato di Fratelli d’Italia. È alla sua seconda legislatura e gode di un fortissimo sostegno, quello del presidente del Senato Ignazio la Russa. Quella di Galvagno è senza dubbio una posizione di privilegio, che però non dovrebbe consentirgli di essere eletto già al primo turno, visto che servono 47 voti, impossibili da raggiungere senza l’appoggio dell’opposizione. Alla seconda votazione, però, che avverrà nella stessa giornata di giovedì, a Galvagno basterebbero 36 voti e la maggioranza ha 40 deputati. Apparentemente la strada è spianata per il meloniano, ma i favori della vigilia non lo tengono al riparo da eventuali sorprese.