• Il Decreto Ristori 5 potrebbe contenere l’estensione del bonus da 1000 euro a chi non ha la partita IVA.
  • Il Decreto Ristori 5 avrà requisiti meno stringenti rispetto al passato.

Il nuovo Governo Draghi è al lavoro per la definizione del Decreto Ristori 5 e alcune indiscrezioni dicono che ci sarebbe l’intenzione di estendere il bonus da 1000 euro anche a chi non possiede una partita IVA.

Il Decreto Ristori, con uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro varato dal precedente Governo Conte, quindi, dovrebbe contenere contributi a fondo perduto per chi è senza codice ATECO, oltre per chi ha una partita IVA, i lavoratori stagionali, autonomi e intermittenti.

Inoltre, si parla di requisiti meno stringenti rispetto al passatto, ovvero basterà avere una partita IVA da almeno 3 anni, con un reddito inferiore ai 50mila euro, con il versamento regolare dei contributi e una perdita di fatturato di almeno il 33% nel 2020 a causa della pandemia.

Come detto, inoltre, tale sussidio dovrebbe essere riservati a chi non è titolare di una partita IVA, non iscritto alle forme previdenziali obbligatorie ma alla gestione separata, con almeno un contributo mensile e titolare di contratti autonomi occasionali.

Tuttavia, costoro – insieme a precari, stagionali e professionisti – dovranno dimostrare un contratto di lavoro attivo tra il 1° gennaio e il 29 ottobre 2020, mentre gli iscritti alla gestione separata INPS dovranno avere versato almeno un mese di contribuzione.

E non finisce qui. Dovrebbe restare invariato il 33% della perdita percentuale del fatturato per accedere a un contributo a fondo perduto, oltre al bonus da 1000 euro.

Fonti: Quifinanza.it e TrendOnline.